I 10 ARGOMENTI PIÙ CONVINCENTI PER FARE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO UNA SCELTA IRRINUNCIABILE
Sfruttare l'energia solare per produrre la corrente elettrica necessaria ad alimentare le apparecchiature della nostra abitazione è una scelta consapevole verso il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente che ci circonda, apportando numerosi vantaggi come l'indipendenza dai combustibili fossili - fonti esauribili - per rivolgerci all'utilizzo di risorse pulite e rinnovabili. Una tale premessa crea delle vere e proprie opportunità che rendono l'
installazione di impianto fotovoltaico una scelta irrinunciabile:
L'INESAURIBILITÀ DELL'IRRAGGIAMENTO SOLARE
L'
irraggiamento solare è una fonte pulita, rinnovabile e soprattutto inesauribile e per questo, permette di pensare al futuro senza la paura di rimanere senza combustibile.
Il Sole riscalda la terra ogni giorno producendo una quantità di energia nettamente superiore a soddisfare le nostre esigenze energetiche, a differenza dei combustibili fossili, fonti esauribili e non presenti su tutto il territorio che, per essere sfruttate da tutti in modo autonomo, devono essere acquistate dai paesi detentori. Per questo motivo, il
prezzo dei combustibili aumenta progressivamente in rapporto alla domanda sempre più alta: la società moderna, infatti, implica, nel progresso, un fabbisogno energetico sempre più elevato. Ciò significa che,
senza una nuova politica energetica, nel giro di pochi anni, le
risorse di petrolio, uranio, metano e petrolio non esisteranno più, lasciando la terra totalmente inerme.
Il
Sole, invece,
potrebbe risolvere il problema mondiale dell'approvvigionamento energetico, considerando la disponibilità delle sue riserve rispetto al fabbisogno dell'umanità.
INDIPENDENZA ODIERNA NELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA.
L'installazione di un impianto fotovoltaico
permette di rendere autonoma la vostra abitazione nella produzione di corrente elettrica nelle ore diurne e di divenire indipendente dall'acquisto di combustibile da altri paesi o, per lo meno, di diminuire la quantità delle importazioni.
Installando un impianto fotovoltaico si diventa un piccolo o grande produttore di corrente elettrica da fonti rinnovabili e anche nel momento in cui non è presente la luce del sole, si possono utilizzare apposite apparecchiature gli accumuli a batterie di litio.
UNA MATERIA PRIMA NON INQUINANTE: IL SILICIO
Il Silicio è utilizzato per la produzione dei pannelli solari ed è il secondo elemento per abbondanza in natura, mentre tutti gli altri componenti dell'impianto sono altamente
riciclabili e riutilizzabili, una volta arrivato il termine della loro vita.
Oggigiorno, un numero elevato di produttori di impianti e componenti per fotovoltaico aderiscono al
PV Cycle, un consorzio che opera nel ricevimento gratuito di pannelli deteriorati per smaltirli nel rispetto dell'ambiente. Il programma PV Cycle, inoltre, si occupa di recuperare il vetro e i metalli ferrosi e non ferrosi usati nei moduli solari, individuando, come obiettivo per il 2015, di recuperare fino all’ 80% di un modulo solare in peso.
NESSUNA PRODUZIONE DI GAS NOCIVI PER L'AMBIENTE E PER L'UOMO:
la produzione di energia dell'impianto fotovoltaico non genera
nessuna immissione di CO2 nell'ambiente, scorie o residui, riducendo sensibilmente l'effetto serra e il surriscaldamento globale. Secondo un dato accertato, in un impianto fotovoltaico, un kWp produce in 20 anni 26000 kWh, ovvero, 1300kWh all'anno. Ciò significa che ogni kW di fotovoltaico installato nella nostra abitazione
permette di risparmiare 6.500 kg di combustibile fossile che produrrebbero 20.800 kg di anidride carbonica.
Bisogna considerare, inoltre, che con l'installazione di un impianto fotovoltaico, la salvaguardia dell'ambiente è intrinseca anche nella riduzione dei processi di trasporto, lavorazione o smaltimento di materie prime dannose per l'uomo.
UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO È ... PER 25 ANNI:
elevate prestazioni di durevolezza dell'impianto che non avendo parti in movimento, in condizioni ottimali di installazione, orientamento e dimensionamento, ha una durata di 25-30 anni. Fermo restando che, nell'arco degli anni, la capacità di assorbimento delle radiazioni solari si riduce del 20%.
A ogni modo, la tecnologia fotovoltaica è affidabile a lungo tempo e ne è un chiaro esempio l'
applicazione nello spazio per la produzione di energia, in cui le riparazioni presentano delle chiare difficoltà e sono molto costose, e nell'
alimentazione dei satelliti in orbita attorno alla terra.
UN COSTO DI MANUTENZIONE MOLTO BASSO:
i costi di mantenimento di un impianto fotovoltaico sono molto bassi e si riducono a interventi di pulizia annuale, necessaria per mantenere ottimale il rendimento di energia. Per la manutenzione è sempre meglio optare per una ditta specializzata, mentre per la pulizia si può scegliere di dare l'incarico a un'azienda qualificata nel settore o pulire il pannello da sè.
In commercio si trovano numerose tipologie di prodotti per la detersione: verificate che
non contengano agenti chimici che potrebbero danneggiare il vostro pannello solare, utilizzate sempre dell'acqua demineralizzata, acqua osmotica o uno spray tradizionale per pulire i vetri, o meglio antistatico, non abrasivo, passandovi un panno morbido fino a eliminare tutti i residui di detersivo e gli aloni.
AVETE BISOGNO DI PIÙ ENERGIA? MODIFICATE LA TAGLIA DEL VOSTRO IMPIANTO FOTOVOLTAICO.
Se, come prima soluzione, installate un impianto fotovoltaico di piccola taglia e successivamente avete bisogno di più corrente elettrica, si può
modificare la produzione dell'energia prodotta, aumentando semplicemente il numero dei pannelli, senza opere murarie. Il tempo richiesto è di
24 mesi in seguito all'installazione del primario sistema fotovoltaico.
INSTALLATELO DOVE VOLETE:
l'impianto fotovoltaico
può essere installato in qualsiasi spazio della vostra casa presenti un efficiente irraggiamento solare, sul tetto, sulla terrazza o sulla facciata e presenta un impatto visivo nullo: per questo ideale anche su edifici soggetti a restrizioni ambientali. Gli unici fattori da perseguire nell'installazione sono legati all'ottimizzazione e all'efficienza stessa dell'impianto:
- presenza della rete elettrica. E' necessario un contatore;
- possedere una superficie che non limita l'irraggiamento solare e non crea ombreggiature;
- possedere lo spazio per l'allaccio dell'inverter e i cavi;
- possedere lo spazio per orientare a sud i pannelli solari.
VENDERE L'ENERGIA NON AUTOCONSUMATA E GUADAGNARE:
l'
energia prodotta in eccesso non viene persa, ma
può essere venduta. Si può scegliere di ottenere un contributo, utile per l'ammortizzamento dell'investimento iniziale, o di scambiare questa energia in eccesso con lo stesso gestore elettrico, che ve la renderà nel momento in cui si ha una produzione minore. Questo significa che, l'energia prodotta e non autoconsumata ha la possibilità di essere scambiata in rete. In questo modo, si cede l'energia prodotta in eccesso nelle ore del giorno più produttive e si matura un
credito energetico utilizzabile nelle ore in cui non vi è produzione, come nelle ore notturne. Il regime di cui stiamo parlando è il
contratto di Scambio sul Posto, in cui il GSE rimborsa con acconti semestrali e tramite un conguaglio annuale tutta l'energia pagata nei momenti in cui il vostro impianto non produce energia, stendendo un limite nel credito accumulato.
RIDURRE LA BOLLETTA ELETTRICA:
installare il numero minimo di pannelli solari in almeno 8 mq di tetto
garantisce l'abbattimento della propria spesa per l'energia elettrica per 25 anni. Un impianto fotovoltaico, infatti, produce l'energia necessaria per alimentare tutti gli apparecchi presenti nell'abitazione, mentre quella prodotta in eccesso e non autoconsumata viene riversata nella rete locale, per gli stessi usi di altri utenti. Per questo motivo, non si ha bisogno di attingere dell'altra energia elettrica dal vostro gestore e la bolletta elettrica tiene un costo zero.
CHE COSA È IL CONTO ENERGIA
Il Conto Energia, è bene ricordarlo, sia pure sinteticamente, è una forma di incentivo con il quale lo Stato, a partire dal 2005, ha deciso di premiare, con un corrispettivo in denaro, l’energia prodotta da impianti solari fotovoltaici senza limiti di potenza.
Del settembre del 2005 è entrato in vigore il
primo Conto Energia (DM 28 luglio 2005 e DM 6 febbraio 2006), che è stato sostituito a causa dei numerosi problemi cui i meccanismi ad esso sottesi avevano creato: in particolare, la corsa all’ammissione alle tariffe incentivanti, la vendita di autorizzazioni per impianti sulla carta e i numerosi tentativi di rilocalizzare impianti autorizzati avevano ingessato il sistema, conferendo ai titolari di progetti ammessi delle rendite del tutto ingiustificate.
Nel 2007 è entrato in vigore il
secondo conto energia (DM 19 febbraio 2007), con il quale:
- sono stati aboliti la fase istruttoria preliminare all’ammissione alle tariffe incentivanti, il limite annuo di potenza incentivabile, il limite di 1000 Kw quale potenza massima incentivabile per singolo impianto, i limiti all’utilizzo della tecnologia fotovoltaica a film sottile;
- è stata rimodulata l’articolazione delle tariffe, con lo scopo principale di favorire applicazioni di piccola taglia integrate dal punto di vista architettonico in strutture o edifici
Fra le disposizioni generali del
terzo conto energia, l’art. 1 stabilisce che, per gli impianti attivati entro il 31 dicembre del 2010, continua ad applicarsi il DM 19 febbraio 2007, come modificato dallo stesso nuovo conto energia (artt. 19 e 20): in sostanza, il nuovo conto energia
- fornisce, in relazione al DM 19 febbraio 2007, alcune interpretazioni di aspetti di dettaglio,
- sostituisce alcuni commi dell’art. 7 (quello relativo al premio per gli impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente dell’energia), specificando che
Per gli impianti solari fotovoltaici, “semplici”, integrati con caratteristiche innovative o a concentrazione che siano, che entrano in esercizio in seguito al 1 gennaio 2011, invece, si applicano le norme di cui al nuovo conto energia.
Fra le definizioni, di cui all’articolo 2, occorre sottolineare che non è più presente, nel nuovo conto energia, la distinzione fra impianto fotovoltaico non integrato, parzialmente integrato e con integrazione architettonica parziale, fulcro della precedente disciplina. Come vedremo nel prosieguo, la tabella A del nuovo conto energia (decreto 6 agosto 2010) (relativa agli impianti solari fotovoltaici) distingue fra impianti realizzati sugli edifici dagli altri impianti fotovoltaici, mentre le tabelle B e C (relative, rispettivamente, agli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e a quelli a concentrazione) fanno riferimento esclusivamente agli intervalli di potenza, senza distinguere fra le diverse tipologie di integrazione architettonica.
In relazione alla definizione di energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico, il nuovo conto energia effettua una distinzione fra impianti connessi a reti elettriche in bassa tensione (la definizione corrisponde con quella del conto energia 2007) e quelli connessi a reti elettriche in media o alta tensione (definizione non presente nel precedente conto energia, in base alla quale è “l’energia elettrica misurata all’uscita del gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata in bassa tensione, prima che essa sia resa disponibile alle eventuali utenze elettriche del soggetto responsabile, e prima che sia effettuata la trasformazione in media o alta tensione per l’immissione nella rete elettirca”).
La novità più rilevante, tuttavia, in campo definitorio, è stata introdotta dall’art. 2, comma 1, lett. q), che definisce il sistema con profilo di scambio prevedibile, elencando le caratteristiche che il sistema deve avere (un unico soggetto responsabile; più punti di prelievo; dei sistemi di accumulo di energia; una potenza nominale complessiva compresa fra i 200 kW e i 10 MW,; un profilo complessivo di scambio con la rete elettrica che rispetta un programma orario): per accedere alla tariffe incentivanti di cui all’art. 8 (previste per gli impianti solari fotovoltaici tout court), aumentate del 20% in relazione all'energia prodotta in ciascun giorno in cui sono verificate le predette condizioni il soggetto responsabile deve dimostrare di poter accumulare temporaneamente l’energia fotovoltaica prodotta per poter prevedere per il giorno successivo, quantomeno per 300 giorni all’anno, con una percentuale di errore del 10 per cento, la quantità immessa in rete su base oraria tra le 8 e le 20 e comunicarla al GSE.
Quattro sono gli “scaglioni” di obiettivi da raggiungere:
- 8000 MW rappresentano l’obiettivo nazionale di potenza nominale fotovoltaica da installare entro il 2020;
- 3000 MW rappresentano, invece, la disponibilità di potenza elettrica cumulativa degli impianti solari fotovoltaici (tout court) che possono ottenere le tariffe incentivanti;
- 300 MW rappresentano, invece, la disponibilità di potenza elettrica cumulativa degli impianti solari fotovoltaici integrati con tecnologie innovative che possono ottenere le tariffe incentivanti;
- 200 MW rappresentano, invece, la disponibilità di potenza elettrica cumulativa degli impianti fotovoltaici a concentrazione che possono ottenere le tariffe incentivanti.
Per accedere alle tariffe incentivanti, quello delineato di seguito è l’iter classico:
- dopo l’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico, il soggetto responsabile ha 90 giorni di tempo per chiedere la concessione della tariffa incentivante relativa all’impianto fotovoltaico realizzato, pena l’inammissibilità alle tariffe incentivanti per tutto il periodo intercorrente fra la data di entrata in esercizio e quella della comunicazione al soggetto attuatore;
- dopo le opportune verifiche di rito, il soggetto attuatore, nei successivi 120 giorni, determina ed assicura la tariffa incentivante;
- lo spostamento spostamento di un impianto fotovoltaico in un sito diverso da quello di prima installazione comporta la decadenza dal diritto alla tariffa incentivante;
- la cessione dell'impianto fotovoltaico, ovvero dell'edificio o unità immobiliare su cui è ubicato l'impianto fotovoltaico congiuntamente all'impianto stesso, deve essere comunicata al soggetto attuatore entro 30 giorni dalla data di registrazione dell'atto di cessione.
Infine, le tariffe incentivanti del conto energia 2011 sono cumulabili solo con i benefici e contributi pubblici tassativamente indicati nel decreto 6 agosto 2010:
- in genere, si tratta di contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per una serie di tipologie di impianti fotovoltaici (quelli realizzati su edifici aventi potenza nominale non superiore a 3kW; quelli realizzati su edifici di proprietà di organizzazioni riconosciute non lucrative di utilità sociale che provvedono alla prestazione di servizi sociali affidati da enti locali, ed il cui il soggetto responsabile sia l'ente pubblico o l'organizzazione non lucrativa di utilità sociale, o su aree oggetto di interventi di bonifica, ubicate all'interno di siti contaminati; ancora, gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e quelli a concentrazione;
- è prevista anche la cumulabilità con contributi in conto capitale fino al 60% del costo di investimento per impianti fotovoltaici che siano realizzati su scuole pubbliche o paritarie di qualunque ordine e grado il cui il soggetto responsabile sia la scuola ovvero il soggetto proprietario dell'edificio scolastico, nonché su strutture sanitarie pubbliche, ovvero su edifici che siano sedi amministrative di proprietà di Enti locali o di Regioni e Province autonome;
Soggetti beneficiari
Requisiti che gli impianti fotovoltaici devono possedere per poter accedere alle tariffe incentivanti
(n.b.: in relazione agli impianti fotovoltaici tout court si devono considerare solo gli impianti che entrano in esercizio dopo il 31 dicembre 2010)
Per poter beneficiare delle tariffe incentivanti, il soggetto attuatore, in relazione agli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, deve predisporre entro il primo gennaio 2011 una guida su tale tipologia di impianti fotovoltaici che contenga schede di dettaglio con l’indicazione delle rispettive modalità con cui sono rispettate le condizioni richieste dal cit. allegato IV.
Tariffe incentivanti previste per gli impianti solari fotovoltaici
In sostanza, per gli impianti fotovoltaici non è più previsto il differente regime di incentivazione basato sulla diversa integrazione architettonica dei pannelli, ma un doppio regime che riguarda, da un lato, gli impianti fotovoltaici costruiti sugli edifici e, dall’altro, tutti gli altri impianti fotovoltaici.
Sono previsti 3 diversi scaglioni temporali (3 quadrimestri), in ognuno dei quali avverrà una progressiva riduzione della tariffa incentivante, non uguale per intervallo di potenza considerato né omogenea per ogni quadrimestre considerato (ad es.: per gli intervalli di potenza fra 1 kW e 3 kW si assiste ad una riduzione di 0,011 centesimi per quadrimestre in relazione agli impianti realizzati sugli edifici, mentre per l’intervallo di potenza superiore ai 5 MW degli altri impianti fotovoltaici, invece, si assiste ad una maggiore decurtazione – 0,22 centesimi – che aumenta nei quadrimestri successivi).
Infine, per gli anni 2012 e 2013 è prevista una decurtazione degli importi delle tariffe incentivanti pari al 6% annua; decurtazione che prosegue negli anni a venire, nel caso in cui il decreto 6 agosto 2010 (nuovo conto energia) non dovesse essere aggiornato fra tre anni.
Tariffe incentivanti previste per gli impianti solari fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative
Nel caso degli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative non sono previste altre distinzione che quelle relative a tre diversi intervalli di potenza, e gli incentivi ivi previsti valgono per tutto il 2011; a partire dagli anni successivi, avverrà una decurtazione inferiore, pari al 2% all’anno, in ragione del maggior beneficio che il legislatore ha inteso accordare a tale tipologia di impianti fotovoltaici.
Stesso discorso, sia pure prendendo in considerazione diversi intervalli di potenza (più ampi) e diversi incentivi (più bassi), vale per gli impianti a concentrazione.
Tariffe incentivanti previste per gli impianti a concentrazione
La tariffa incentivante è riconosciuta, come nel precedente conto energia, per 20 anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.
COMPONENTI DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONNESSO IN RETE
I Pannelli fotovoltaici (Generatore Fotovoltaico)
Sono i pannelli che integrano le celle fotovoltaiche in silicio, monocristallino, policristallino o amorfo. Ogni modulo converte l’energia solare incidente in energia elettrica in corrente continua con
una potenza generalmente compresa tra 125 e 400 watt, occupa una superfice
inferiore a 1,5 metri quadrati e pesa circa da 9 a 18kg.
Strutture di sostegno o ancoraggio.
Sono tutte le strutture che sorreggono i moduli e li orientano dando loro una inclinazione rispetto al piano orizzontale in Italia, di circa 30°. Possono essere in acciaio zincato a caldo o in alluminio e vengono vincolati sulla superficie di installazione mediante zavorre, viti da terreno o ancoraggi vari a seconda della natura del sito di installazione dell’impianto.
Inverter
Tale apparato converte l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici
da corrente continua a corrente alternata con una frequenza di 50Hz. Alle volte gli inverter ospitano dispositivi di protezione e interfaccia che determinano lo spegnimento dell’impianto in caso di blackout o manutenzione sulla rete di collegamento come previsto dalle norme.
Misuratori di energia
Vengono utilizzati per conteggiare l’energia prodotta dall’impianto e quella immessa nelle rete del gestore elettrico.
Quadri elettrici e cavi di collegamento
Cavi, cabine, interruttori e altri dispositivi completano l’impianto fotovoltaico.
SCHEMA DI COLLEGAMENTO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE ALLA RETE ENEL
Per la misurazione dell’energia verranno installati due contatori:
. Uno immediatamente a valle dell’inverter per la misurazione dell’energia prodotta dal generatore fotovoltaico
. Un altro bidirezionale per la misurazione dell’energia immessa in rete e dell’energia prelevata dalla rete elettrica.
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(fonte DK 5940 ed.2.2 aprile 2007) |
Schema di collegamento dei sistemi di misura ENEL presso un cliente produttore con servizio di scambio sul posto o con affidamento ad ENEL del servizio di misura dell’energia immessa e/o prelevata. |
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La normativa e le leggi di riferimento adoperate per la progettazione e l’installazione degli impianti fotovoltaici sono:
norme CEI/IEC per la parte elettrica convenzionale;
norme CEI/IEC e/o JRC/ESTI per i moduli fotovoltaici; in particolare, la CEI EN 61215 per moduli al silicio cristallino e la CEI EN 61646 per moduli a film sottile;
conformità al marchio CE per i moduli fotovoltaici e per il convertitore c.c./c.a.;
UNI 10349, o Atlante Europeo della Radiazione Solare, per il dimensionamento del campo fotovoltaico;
UNI/ISO per le strutture meccaniche di supporto e di ancoraggio dei moduli fotovoltaici.
DELIBERE AEEG della autorità dell’Energia
DK 5940 dell’ENEL “Criteri di allacciamento di impianti di produzione alla rete BT di ENEL Distribuzione”
DK 5740 dell’ENEL “Criteri di allacciamento di impianti di produzione alla rete MT di ENEL Distribuzione”.
Si richiamano, inoltre, le norme EN 60439-1 e IEC 439 per quanto riguarda i quadri elettrici, le norme CEI 110-31 e le CEI 110-28 per il contenuto di armoniche e i disturbi indotti sulla rete dal convertitore c.c./c.a., le norme CEI 110-1, le CEI 110-6 e le CEI 110-8 per la compatibilità elettromagnetica (EMC) e la limitazione delle emissioni in RF.
Circa la sicurezza e la prevenzione degli infortuni, si ricorda:
il DPR 547/55 e il D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni e integrazioni, per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
la legge 46/90 e DPR 447/91 (regolamento di attuazione della legge 46/90) e successive modificazioni e integrazioni, per la sicurezza elettrica.
Per quanto riguarda il collegamento alla rete e l’esercizio dell’impianto, le scelte progettuali devono essere conformi alle seguenti normative e leggi:
norma CEI 11-20 per il collegamento alla rete pubblica, con particolare riferimento al paragrafo 5.1 (IV edizione, agosto 2000);
legge 133/99, articolo 10, comma 7, per gli aspetti fiscali: il comma prevede che l’esercizio di impianti da fonti rinnovabili di potenza non superiore a 20 kW, anche collegati alla rete, non è soggetto agli obblighi della denuncia di officina elettrica per il rilascio della licenza di esercizio e che l’energia consumata, sia autoprodotta che ricevuta in conto scambio, non è sottoposta all’imposta erariale e alle relative addizionali;
deliberazione n. 224/00 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 6 dicembre 2000, per gli aspetti tariffari: l’utente può optare per il regime di scambio dell’energia elettrica con il distributore; in tal caso, si applica la: “Disciplina delle condizioni tecnico- economiche del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici con potenza nominale non superiore a 20 kW (Deliberazione 224/00)”.
I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamati, si considerano applicabili.
La produzione di energia elettrica per conversione fotovoltaica dell’energia solare non causa immissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera ed ogni kWh prodotto con fonte fotovoltaica consente di evitare l’emissione nell’atmosfera di 0,3 - 0,5 kg di CO2 (gas responsabile dell’effetto serra, prodotto con la tradizionale produzione termoelettrica che, in Italia, rappresenta l’80% circa della generazione elettrica nazionale).
Tipologie di funzionamento degli impianti Fotovoltaici
»
Impianto Stand Alone
L’elettrificazione rurale ha come obiettivo lo sviluppo economico e sociale dei paesi in via di sviluppo;
come filiale ci siamo attivati per proporre l’energia solare come alternativa nelle zone sottosviluppate
e difficilmente raggiungibili dalla rete elettrica.
» Fotovoltaico connessione alla rete (Grandi sistemi)
Il sistema fotovoltaico produce energia che viene immessa nella rete a cui è connesso.
Questi sistemi, normalmente di grande potenza, utilizzano il fotovoltaico come un investimento
per la vendita dell’energia prodotta alla rete.
» Fotovoltaico connessione alla rete (Sistemi domestici)
I sistemi domestici permettono all’utente finale di beneficiare direttamente dell’energia consumandola
nel luogo dove viene prodotta, beneficiando della vendita alla rete verso le grandi compagnie elettriche.